2 gennaio, partiti da Luang Prabang con un breve volo arriviamo a Hanoi. E’ sera tardi, fortunatamente il pick-up ci attende con il cartello di benvenuto e ci scorta piacevolmente fino all’hotel. Accoglienza calorosa! (quasi imbarazzante) Drink, frutta, convenevoli.
L’hotel è nel centro storico della città, modesto ma accettabile. Purtroppo non ha una vera finestra: quella che c’è da nel corridoio (scopriremo poi che è una caratteristica diffusa).
Impressioni sul Vietnam
Il paese è “difficile”, sicuramente caotico e deregolato, sporco.
Come la Thailandia è in grande espansione. Tutti lavorano o studiano o in generale fanno qualcosa. Si arrangiano molto su tutto. Molti giovani.
Il quartiere vecchio di Hanoi è invivibile: traffico, rumore e venditori sono ovunque, ed è facile trovare gente che commercia / cucina / mangia a terra. Nonostante ciò sono calmi e pacifici. I turisti sono ben accetti, anche se devono essere “spolpati” (forse un po’ meno che in Cambogia, ma neanche tanto).
Il livello igienico medio è sotto la soglia di tolleranza: per trovare qualcosa di valido è necessario affidarsi a strutture per turisti con standard occidentali o thailandesi.
Ci sono innumerevoli fabbriche: di auto e tecnologiche, ma anche acciaierie, scarpe, tessile.. Inoltre si vende la copia di qualsiasi cosa. Perfino nel quartiere migliore di Hanoi (edifici governativi) accanto all’ingresso dell’Hilton ci sono persone che cucinano e mangiano in strada (fornello a carbone). C’è gente che fuma usando una grossa canna di bambù come pipa (canna di mezzo metro per 5 cm di diametro).
La manodopera abbonda e ci spiegano che qui lo stipendio massimo è 400 $ al mese. Intorno ai 20 anni si mette su famiglia, e fino a poco tempo fa per sposarsi bastava avere un bufalo, un pezzo di terra e la casa (nell’ordine necessario).
Tracce di regime si avvertono nei manifesti di propaganda: in città come fuori, tutto è scritto in giallo su campo rosso, come la stella della bandiera. A parte questo, lo Stato non è immediatamente visibile e le minime tracce di ordine sono i posti di blocco sull’autostrada.