A luglio del 2007 abbiamo visitato le isole Svalbard. Una settimana di navigazione su una ex nave postale, preceduta da una piccola tappa a Oslo.

Circa 8 ore di volo da Roma a Longyearbyen, con 2 scali (Oslo e Tromsø).

Obiettivo principale: vedere l’orso polare e il suo habitat prima che il riscaldamento globale ne cancelli le tracce.

Pur non essendo vietato, è di fatto impossibile viaggiare in autonomia, per vari motivi. Anzitutto non ci sono strade sulla tundra, se non quelle dei villaggi lungo i fiordi, quindi per girare bisogna muoversi necessariamente via nave, oppure (per brevi tratti e nella stagione giusta) in motoslitta. La nave stessa dev’essere adatta a navigare tra i ghiacci che anche d’estate galleggiano lungo tutta la costa. Noi ci siamo affidati alla Spitsbergen Travel e alle sue guide, imbarcandoci sulla ex nave postale che percorre il tragitto mostrato nella mappa, con varie tappe e discese.

Il viaggio è comodo e, purtroppo per noi, estremamente controllato. Non è sicuro girovagare per proprio conto: occorre essere armati (fucile e proiettili) per evitare possibili seppur rari assalti di orsi; inoltre per motivi climatici non ci si può allontanare se non si ha l’attrezzatura di sopravvivenza.

Note

Il budget per un viaggio del genere è molto alto. I voli sono lunghi e costosi, la nave a sua volta costa molto.

Non serve particolare attitudine, è tutto molto semplice e guidato.

Il periodo che abbiamo scelto è fine luglio/inizio agosto, il periodo più caldo e con meno intemperie.

L’abbigliamento è da neve, ma si può stare al sole anche in maglia. Il vento è freddissimo. Nonostante quanto detto dal tour operator, non servono scarpe specifiche da ghiaccio: un buon paio di scarponi con buona suola è sufficiente.

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