Sulla via del ritorno ci fermiamo a Ny-Ålesund. L’insediamento è popolato da circa 200 abitanti in estate e soltanto 30 in inverno, per lo più ricercatori scientifici. C’è anche la base del CNR.

Da qui partì Nobile per la sua spedizione in dirigibile, e qui Amundsen fissò la sua base per le avventure polari.

In suo ricordo è stato eretto un busto nella “piazza” del paese. Essendo situata oltre il 78º parallelo nord, Ny-Ålesund vanta molti record: ad esempio ospita l’ufficio postale più a nord del mondo (in foto). Non vi sono anziani, né bambini.

Siamo fortunati perché sulla nave incontriamo un gruppetto di italiani di cui fa parte una rappresentante istituzionale in Norvegia, che ci invita ad unirci a loro in una visita guidata del villaggio e della sede del CNR (al momento vuota). Ci portano al famoso “pilone” dove veniva agganciato il dirigibile Italia.

Ci spiegano che alle Svalbard le porte delle case sono tutte aperte (non chiuse a chiave) perché se si incontra un orso bisogna subito nascondersi in luogo protetto.

Il viaggio è quasi finito. Prima di reimbarcarci per Longyearbyen, incrociamo delle piccole volpi artiche (pelo scuro perché è estate) che come cagnolini giocano allegre e indisturbate vicino alle case: nonostante tutto, il territorio è loro e l’uomo è solo un ospite temporaneo.

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