19 Dicembre, dopo l’arrivo in albergo e un minimo di riposo andiamo a scoprire Bangkok. Caldo umido come previsto. Città moderna e caotica (grattacieli, traffico). Scopriamo che il modo migliore per arrivare al centro è il battello sul Chao Phraya. La città è grande e in alcuni casi dispersiva, ci vuole qualche giorno almeno per vedere le cose principali, se poi si cerca anche di andare nei punti meno turistici occorrono almeno quattro giornate.

Imbarchiamo da un molo vicino all’albergo (spicci alla mano, da dare al bigliettaio che gira sul battello scuotendo la cassa delle monetine a mo’ di maracas) e scendiamo a Tha Chang (per fortuna il cartello con il nome è su tutti i moli), nella zona centrale.

Il tragitto dà un’idea del contrasto che è questa città, tra grattacieli, case e palafitte, barche tradizionali e motoscafi. Passiamo davanti al Wat Arun che è il simbolo dello stato e che è tra i top 3 da visitare a Bangkok.

L’approdo è un piccolo molo che immette direttamente in un mercato enorme e frequentatissimo, dove troviamo di tutto, dagli elettrodomestici alle scope a tutto quello che si vuole (o si può) mangiare, sia crudo che cotto al momento.

Le persone sono tutte gentili e socievoli, solo alcuni tentano di accalappiarti per farti da guida e portarti dove dicono loro (a noi ci dicono perfino che un posto da visitare è chiuso). In generale però l’atmosfera è buona e la città appare “sicura” anche di sera. Il luogo appare assolutamente in espansione/non povero. Tutti lavorano, donne incluse.

Continuando sulle strade si incontrano chioschi di vendita di frutta, alcune cose particolarissime come il “frutto puzzolente”: il Durian, un enorme frutto spinoso che è molto apprezzato in asia, succhi di frutta di tutti i colori, pesce, verdure e frittelle di tutti i tipi.

Sbuchiamo infine di fronte al palazzo reale. Ci sono dei fantastici giardini per riposare, il traffico è abbastanza lontano e il panorama sui tetti dorati del palazzo reale (Grand Palace) è bellissimo.

Il Grand Palace ha una dimensione enorme, quindi ci spenderemo la mattina di domani. Per ora ci rilassiamo, poi andremo nel mercato a uno dei chioschi che abbiamo visto all’andata, pochi Bath per una cena a base di riso fritto cotto all’istante.

Il giorno successivo, il Grand Palace ci esaurisce quasi tutta la giornata, ma per concludere riusciamo a vedere anche il Wat Pho, cosiddetto Tempio del Buddha sdraiato, e questo si capisce appena si entra.

Ci si trova davanti a una statua di Buddha gigantesca, sdraiato, enorme che occupa quasi tutto l’edificio.

La statua, in lamina d’oro e madreperla, è lunga 46 metri e alta 15.

I piedi della statua sono alti 5 metri e ricoperti di madreperla, dove sono incisi centinaia di simboli.

Lungo tutta la parete accanto al Buddha, ci sono, in fila, le ciotole dell’elemosina dei monaci, dove le persone mettono le offerte mentre camminano, provocando un continuo “tling” nel silenzio del tempio.

Il giorno dopo, mattina gita verso stazione e chinatown. Incontriamo delle rotatorie con statue di elefanti rosa (!) A chinatown è un casino incredibile, difficile orientarsi, difficile capirsi, difficile sentirsi (rumore assordante).

Proprio all’inizio di chinatown troviamo il tempio del Golden Buddha. Bella struttura, fantastico il Buddha d’oro massiccio! Pesa 5 Tonnellate e mezzo. Si pensa che risalga al 1300 ma si sono accorti che era d’oro solo nel 1955 quando lo hanno spostato, dato che era stato coperto di terracotta per preservarlo dalle razzie.

Dopo qualche giro, per vicoli e grandi strade torniamo verso zone più conosciute e decenti. Il traffico è comunque più del solito, ingorghi a non finire, puntiamo al molo.

Dopo pranzo e un veloce trasbordo arriviamo a Wat Arun, struttura stile Khmer. Restiamo impressionati dall’imponenza. Scalare i suoi gradini ripidi per arrivare in cima è un’esperienza alpinistica. Dall’alto il panorama è bello e spazia per tutto il centro città. La sera, stanchi, torniamo all’albergo. Domani sveglia all’alba.

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