Il pomeriggio andiamo verso Madaba, lungo la strada incontriamo strane “rotatorie commemorative”, molti venditori di frutta e verdura; montagne di banane, carote, ma anche agli e verdure varie. La strada è piena dei relativi camioncini colorati che trasportano merci.

Notiamo a bordo strada vari accampamenti di tende (nomadi?) Scopriamo poi che si tratta di beduini: i più poveri vivono ai margini della città.

Arrivati a Madaba, l’hotel è familiare e molto accogliente. Facciamo un giretto di perlustrazione e ci rifocilliamo con ottimi datteri. 

Chiusura di giornata cenando sul terrazzo con vista al ristorante Bawabit e, a seguire, passeggiata nella città rianimata dalle famiglie tradizionali a spasso. Molti sfruttano le ore serali per uscire, anche perché siamo in periodo di Ramadan.

Piccola nota sul Ramadan: non ci sono assolutamente problemi a trovare da mangiare e bere. I Giordani sono tolleranti. Noi cerchiamo solo di non offendere evitando di mangiare apertamente in strada. Comunque la sera tutto si anima e i ristoranti sono pronti a offrire le loro specialità.

La mattina successiva è dedicata alla visita dei tanti mosaici di Madaba.

Partiamo dalla famosa mappa della Terra Santa, in una chiesa piccolina. La mappa riporta tutti i luoghi di pellegrinaggio sparsi intorno alla centrale Gerusalemme. Risale a circa il 550 D.C. E’ fantastica, e pensare che è stata scoperta quando hanno tentato di rifare il pavimento della chiesa.

Procediamo nel giro delle chiese, case antiche e musei, tutti ricchi di mosaici bizantini.

Ci aiutano anche delle guide donne (totalmente velate) che parlano inglese e ci descrivono la struttura e la storia dei mosaici.

Particolare la salita al campanile di San Giovanni, con le scale ripide (evitiamo l’ultimissimo tratto di due rampe a pioli).

Completiamo il giro con un passaggio in un museo locale, quasi nascosto, dove sono esposti alcuni bellissimi esempi di vestiti e ornamenti tradizionali berberi.

Alla fine stanchi ce ne torniamo in albergo. Domattina si riparte per Petra