Pasquetta, siamo arrivati ieri sera tardi (dopo mezzanotte) e questa mattina sveglia tardi per riprenderci. Facciamo una buona colazione, sfruttando l’albergo stile internazionale, e partiamo per Jerash.

Fa caldissimo. 27° alle 10:00 di mattino. In auto a noleggio, presa all’aeroporto, partiamo.

Le strade hanno le indicazioni sia arabe che inglesi (a volte), comunque i viadotti sono insidiosi e hanno svincoli poco visibili, infatti lisciamo uno svincolo non ben segnalato dal navigatore, ma poi recuperiamo.

Arriviamo al sito archeologico dove fa ancora più caldo. Il posto è molto bello. Un po’ simile a Pompei. 

Lo giriamo cercando di resistere al caldo, passando nei pochi punti d’ombra e bevendo continuamente. 

Ne usciamo verso l’una. Ripartiamo e mangiamo un paio di banane nel tragitto verso il Mar Morto. 

Se Amman è tutto un saliscendi, la strada per Mar Morto è una discesa continua verso la depressione naturale. Si sente il cambio di pressione, orecchie tappate, bottiglie che si schiacciano. 

C’è molta foschia da caldo, l’aria è densa e il paesaggio brullo. Arriviamo alla strada costiera, ma l’effetto è deprimente, così non ci tratteniamo a lungo e ripartiamo per Madaba.