Da Baños ci spostiamo verso l’Amazzonia: al mattino bus per Tena, e da lì altro bus locale per Misahuallì. Stavolta adottiamo la tecnica di aspettare il bus prima di fare i biglietti, e funziona (infatti parte prima il bus che doveva partire dopo…).

Sul bus come al solito salgono a ogni fermata venditori di tutto ciò che è mangiabile o bevibile, dalle caramelle agli spiedini. Man mano che scendiamo a bassa quota, il caldo aumenta: a Tena già fa caldissimo, e anche a Misahuallì non scherza.

Misahuallì è un paesino piccolissimo, turismo locale sulla spiaggia balneabile sul Rio Napo. E’ usato come punto di partenza per la foresta.

Andiamo a fare un giro per il paese: vicino la spiaggia gli alberi ospitano una comunità di scimmie quasi addomesticate. Interagiscono con le persone e con i cani, e ovviamente fanno anche i dispetti. Man mano scopriamo che le scimmie vagano per tutto il paese.

Cena nell’unico posto che sembra più “vero” in quanto frequentato da famiglie di vacanzieri locali. Per la prima volta prendiamo (come tutti gli altri) una “merienda”, che da queste parti indica una cena a menù fisso molto economica ma buona, a base di zuppa, più il solito riso con carne.

La passeggiata finale al “Malecon” ci regala un cielo stellato senza luna e con una magnifica via lattea; riusciamo perfino a vedere alcuni ammassi stellari con il semplice binocolo.

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