Dobbiamo arrivare a Toliara entro la mattina. Partiamo da Ranohira la mattina presto, il villaggio è deserto, e i baobab si stagliano alla luce dell’alba.

A Toliara dovremmo proseguire per Anakao via terra, dove abbiamo prenotato un bungalow in riva al mare. Ma ci hanno detto che nella strada da fare ci sono i “gangster”, quindi non si può andare, e dobbiamo passare via mare.

Quando arriviamo a Toliara, ci confermano la storia dei “gangster”. Parliamo con dei turisti che ci raccontano di come sono stati fermati da uomini armati di fucile che hanno rubato soldi, bagagli e purtroppo anche le medicine anti-malaria.

Quindi con un passaggio su carro trainato da buoi, e poi con una tratta di mare fatta col motoscafo, arriviamo fino a un villaggio vicino alla nostra destinazione, dove ci vengono a prendere con un camion.

L’arrivo al bungalow ci ripaga del lungo viaggio. Siamo fortunati, dato che questi sono gli unici bungalow che hanno i servizi e la doccia interni. Altri nelle vicinane hanno la “doccia a secchio” (si, intendono proprio quello).

Questa è zona della tribù Vezo, sono dei pescatori, e riforniscono il ristorante del villaggio con pesce fresco. I ragazzini pescano le aragoste a richiesta, usano piroghe rudimentali nel mare aperto e pescano prede enormi con una facilità incredibile.

Chiediamo a dei ragazzini (a gesti) se ci portano a vedere l’isola di fronte a noi (“nosi vè”), è a breve distanza, ma a nuoto non mi sembra raggiungibile.

Ci portano con la loro piroga. Durante il viaggio uno dei ragazzini su tuffa, poco dopo anche l’altro, restiamo da soli sulla piroga che punta verso l’isola. Dopo neanche un minuto risalgono a bordo con un pesce enorme.

Dopo poco arriviamo all’isola, assolutamente deserta, tranne qualche turista che ha avuto la nostra stessa idea, e piccolissima. Facciamo un giro, e torniamo con la stessa piroga.

Siamo nel silenzio assoluto, da un’altura ci rendiamo conto che non c’è nulla intorno, a perdita d’occhio, solo vegetazione spinosa.

La sera al tramonto sentiamo tamburi dal villaggio vicino, luci di fuochi si vedono nel buio, purtroppo è tardi e non sappiamo come andarci.

Il giorno dopo ci portano a vedere da vicino le balene che migrano nel canale del Mozambico. Ci possiamo tuffare (a distanza di sicurezza) il mare sotto di noi è incredibilmente vivo, vedo un pesce scorpione e altri pesci tropicali.

Una balena ci passa accanto e ci saluta con un soffio e un colpo di coda.

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