Per andare da Quito a Baños de Agua Santa prendiamo un autobus. Alla stazione degli autobus sembrerebbe di essere all’aeroporto (ambiente enorme e nuovissimo) se non fosse per i venditori di biglietti che urlano per accaparrarsi i clienti. Molto strano vedere questa gente, chiusa nei gabbiotti di vetro, urlare verso i passanti dalla piccola feritoia usata per il passaggio di documenti e soldi..

Alla fine uno ci convince più degli altri che il suo bus è il migliore e che parte subito. Paghiamo e ci precipitiamo verso la piattaforma indicata. L’autobus non c’è! Arriva dopo venti minuti e parte con estrema calma dopo altri venti.

Il tragitto iniziale è tutto un fermarsi in “fermate conosciute” per accaparrarsi altri clienti, mediante un “procacciatore” che si sporge dalla porta aperta del bus urlando le varie destinazioni.
Dopo 4 ore circa (di cui 1 persa ad accaparrare clienti) arriviamo a Baños.

Appena arrivati notiamo subito molte persone locali in abiti caratteristici. Posiamo tutto in albergo e andiamo a cercare un tour delle cascate (famosa attrattiva).

Il tour (fatto con un camion scoperto e musica a tutto volume), ci porta a 6 cascate. Prendiamo pure una “tarabita” (teleferica: un cassone di ferro, che porta 3 o 4 persone, appeso ad un cavo di acciaio mosso da un motore di un camion) per arrivare a un ponte sospeso sul fiume (che di per sé è spettacolare). Concludiamo con una scarpinata in discesa ripida verso una cascata nascosta: ne vale la pena! C’è un arcobaleno fisso alla base del salto.

Per cena piatto tipico del luogo: il “cuy” arrosto, che poi sarebbe una specie di topone, molto saporito, servito con riso e patate.

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