Da Chichen Itza ci spostiamo a Tulum: due ore e mezzo di viaggio in autobus per arrivare nel villaggio.

Per andare verso l’hotel prendiamo un taxi; la strada è sul mare e c’è una sequenza continua di resort, piccoli e grandi. Quando arriviamo al nostro, notiamo con piacere che è molto piccolo, con solo 6 bungalows.


Posiamo i nostri bagagli e ci incamminiamo a vedere il circondario; a brevissima distanza c’è il sito archeologico di Tulum.

Il colpo d’occhio è fantastico: la struttura principale del sito è arroccata su una scogliera, e domina sopra la spiaggia di sabbia bianca e mare turchese.

Dopo un ampio giro, ci concediamo un po’ di meritato riposo sulla spiaggia.


Come ultima gita, ci rechiamo in taxi a vedere uno dei “cenotes”: il Gran Cenote.

I cenotes sono delle grotte sotterranee site nell’entroterra e ricolme d’acqua dolce, accessibili da “fori” d’entrata resi più o meno praticabili. Di molte di esse non si conosce neanche la dimensione, tanto sono enormi.

Accediamo al Gran Cenote limitandoci a una vista dall’esterno della magnifica grotta allagata. L’interno della grotta è pieno di uccellini che hanno fatto il nido sulle pareti.

Sembra un luogo sconosciuto: pochissimi turisti, alcuni dei quali fanno il bagno nell’acqua cristallina, avendo l’accortezza di evitare creme solari (altrimenti si inquinano le acque e si creano orribili chiazze oleose).

La vacanza è quasi terminata: da Tulum rientreremo a Città del Messico per poi prendere il volo di rientro a Roma.

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