Dopo mezza giornata di recupero, subito dopo pranzo prendiamo la barca e facciamo due ore di “tagatà” per andare a Isabela.
Siamo in 12 persone, su una lancia di circa 9 metri semi aperta, con 3 motori da 200cv: una specie di siluro. Il mare è mosso, e appena fuori dal porto le onde sono alte. La lancia, appena al largo, dà potenza ai 3 motori, e sembra un aereo che decolla. Immediatamente cominciamo a “planare” sulle creste delle onde, passando da un’onda all’altra con salti aerei. Per 2 ore continuiamo a saltare con tonfi rumorosi e cambi repentini di direzione per assecondare le creste delle onde.

Scombussolati, sbarchiamo in un posto incredibile, rocce affioranti e mangrovie, un porticciolo minuscolo.
300 metri di strada di sabbia per arrivare al “paese” Puerto Villamil: sembra il far west. Una strada di sabbia, case di legno sui due lati, qualche macchina senza targa che circola.

Ci accordiamo per un tour per il giorno dopo. Si trova abbastanza facilmente una guida tra gli ex pescatori del luogo.

Il giorno dopo colazione nel “paese”, presso un bar: uova strapazzate, pane tostato e marmellata di ananas.
Prendiamo la muta, suggerita, dato che il mare è freddo, e partiamo per Las Tintoreras.

Le isole sono attaccate al molo, siamo solo noi e la guida. Ci porta a vedere: pinguini (pochi), iguane (a palate), sule dai piedi azzurri (patas azules), e gli squali (in una specie di condotto lavico, sono decine!).

Per Luca arriva l’atteso momento dello snorkeling. L’aspettativa è quella di vedere in lontananza qualche squalo. Si nuota in un condotto lavico simile a quello già visto in precedenza. Inizialmente l’acqua è alta e si vedono squali sul fondo a circa 6/7 metri, poi il fondale risale a circa 2 metri, le pareti del condotto sono distanti meno di 2 metri ed è pieno di squali (ben più grandi di una persona) che passano a 50 cm di distanza! Luca ne esce illeso, ma con l’adrenalina a mille!

Al rientro organizziamo un’altra gita per l’indomani: alle 9 ci vediamo con la guida per andare al Los Tuneles. Un’oretta di onde su delle lance di 5 m con normale motore fuoribordo, sotto una leggera pioggerella.
Passiamo nei pressi di uno scoglio a picco sull’oceano, pieno di “Piqueros Enmascarados”: lo spettacolo con le alte onde che si infrangono è magnifico.

Procediamo verso Los Tuneles e arriviamo al passaggio tra le rocce affioranti: le barche in velocità “surfano” sulle onde per superare la barriera di roccia!
Entriamo in una specie di laguna con acqua calmissima e lo spettacolo incredibile dei tunnel di lava. Scendiamo a terra e camminiamo per un po’ sulla lava solidificata, finalmente avvistiamo le tartarughe marine! Sono grandi e sembrano volare nell’acqua trasparente.

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