Passiamo per Nairobi una volta all’arrivo dall’Egitto e una volta al ritorno dal Madagascar.

Siamo solo di passaggio, ci fermiamo per un paio di giorni per organizzare il safari in Kenya con una agenzia locale.

Sarà per il fatto che ci perdono il bagaglio appena arrivati all’aeroporto, ma la città non ci fa una buona impressione.
Fortunatamente e con la tenacia che contraddistingue Laura, riusciamo a ritrovarlo il giorno della partenza.

C’è un sacco di movimento, molto traffico e l’aria ne risente, i negozi e supermercati hanno le sbarre alle vetrine e la vigilanza privata.
Per cambiare i soldi dobbiamo incunearci in un corridoio che ci fa preoccupare solo a vederlo.

Apprezziamo l’ottima colazione fatta condividendo il tavolo con i locali.

Visitiamo con gli autobus qualche luogo limitrofo, ma appena fuori dal centro la città non è piacevole.

La sera fa buio presto e la nostra pelle chiara ci rende evidenti nell’oscurità rispetto agli altri: non ci fa un bell’effetto.
Appena dopo cena sentiamo della musica nelle vicinanze ma nel buio delle strade non si vede nulla, nemmeno le persone, per cui ce ne andiamo a dormire (discoteca permettendo).

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